Napoli abbraccia il Presidente Giorgio Napolitano

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Rappresentanti delle istituzioni locali e semplici cittadini hanno tributato oggi l’ultimo saluto al Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano. Nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, l’Amministrazione comunale ha fatto allestire un maxischermo su cui sono state diffuse le immagini della diretta Rai del funerale laico dell’ex Capo dello Stato.

“Questo è un momento di raccoglimento collettivo – ha affermato la vicesindaco Laura Lieto – e un tributo ad una persona che ha dato moltissimo alla vita pubblica di questo Paese. Napoli piange Giorgio Napolitano nella Sala dei Baroni che è la casa della città. Il sindaco Gaetano Manfredi, che partecipa di persona ai funerali a Roma, ha voluto che la Sala dei Baroni fosse un luogo in cui tutti i cittadini potessero prendere parte, anche se a distanza, a un evento collettivo per un lutto che colpisce tutta la società italiana”.

“È una giornata di tristezza per la perdita non soltanto di un grande Presidente della Repubblica e di un illustre uomo politico, ma anche di un grande napoletano – ha sottolineato l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato -. È giusto che Napoli renda questo omaggio al Presidente emerito. Di sicuro non è l’unico omaggio che Napoli gli tributerà, ma è giusto che la sua città natale si raccolga per seguire l’ultimo saluto”.

Alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione di ex operai dell’Italsider di Bagnoli che non hanno mai interrotto la loro amicizia e vicinanza con il due volte presidente della Repubblica.

“Con Giorgio Napolitano – ha ricordato Guglielmo Santoro, ex operaio Italsider e vice presidente del Circolo Ilva Bagnoli – abbiamo sempre avuto un rapporto molto cordiale e stretto. Napolitano è stato uno strenuo difensore degli operai di Bagnoli e di tutta la classe operaia, di Napoli e non solo di Napoli”.

“Quando c’è stata la dismissione di Bagnoli ha cercato di garantire un percorso di accompagnamento di tutti i lavoratori. Si deve a lui, e ad altre personalità come gli ex sindaci Iervolino e Bassolino, se il Circolo Ilva di Bagnoli è l’unico circolo aziendale sopravvissuto alla chiusura della fabbrica ed è oggi una realtà che conta 2500 soci e svolge tantissime attività sportive e culturali” – conclude Santoro -.

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