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È comincia la bonifica dell’ex centro sportivo ‘Delphinia’ di Caivano. A occuparsi dei lavori sono le squadre specializzate del Genio civile che dovranno recuperare la struttura vandalizzata, luogo abituale dove i tossici dopo aver acquistato la dose quotidiano presso le piazze di spaccio del Parco Verde andavo lì a consumarla.
Ma è anche il posto tristemente noto dove una gang di minorenni e due maggiorenni stupravano a turno due cugine di 10 e 12 anni e che ha portato, un paio di giorni fa, all’arresto di sette ragazzi e due adulti.
Le opere di recupero riguarderanno le palestre e la piscina olimpionica ma anche le strutture esterne e collaterali. Un gran lavoro da fare e soprattutto rispettare la data di consegna: primavera del 2024.
Una promessa solenne arrivata direttamente della premier Giorgia Meloni che rispondendo all’appello del parroco don Maurizio Patriciello si è esposta in prima persona affinchè quelle brutture siano spazzate via una volta per tutte.
Le difficoltà non mancano: a complicare le operazioni c’è il ritrovamento di rifiuti speciali come l’amianto e altri inquinanti.
Il coordinamento dgli interventi e quindi il rispetto delle tempistiche è affidato a Fabio Ciciliano, commissario al risanamento del Parco Verde e della stessa Caivano.
È chiaro che occorrono cambiamenti strutturali, interventi profondi che non riguardano chiaramente solo il recupero delle strutture ma anche gli abitanti del Parco Verde.
Da due giorni i militari dell’esercito, coordinati dal capitano Raffaele Avolio con ruspe, bobcat e rastrelli hanno cominciato le iniziative preliminari che riguarda anche la bonifica dei luoghi infestate da siringhe usate dai tossici per iniettarsi le dosi.
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