“Prima di entrare ero tranquillo. Ora, dopo aver sentito tanto affetto e tante cose belle non sono tranquillo per il peso del compito e la responsabilità che mi aspetta. Ora vi ringrazio tutti e spero con i colleghi procuratore generale, presidente di Corte di appello, Avvocatura, di costruire assieme, fare sinergia e andare più spedito, per dare risposte a migliaia di persone che sperano in noi come l’ultima spiaggia. Anzi dico loro di denunciare, noi ci siamo e li proteggiamo”.
È il brevissimo discorso del nuovo procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, proclamato stamane nell’immissione in ruolo dal presidente del tribunale di Napoli Elisabetta Garzo.
A presentare l’alto magistrato alla affollata platea è stato Giovanni Melillo, capo della Direzione nazionale antimafia ed ex capo della Procura di Napoli: “Gratteri è un Magistrato di altissimo lavoro. Ha lavorato in una terra affascinante, pericolosa e complessa. Ha dimostrato in ogni passo doti straordinarie, slanci di generosità e di sensibilità umana”.
“Gratteri sarà così garante e promotore del suo arricchimento. Saremo quotidianamente al fianco del procuratore di Napoli, lavorando accanto alla procura di Napoli, come accanto a tutti gli uffici distrettuali”.
Il procuratore Melillo ha poi rivolto un sentito ringraziamento a Sergio Ferrigno e a Rosa Volpe, i due vicari di questa lunga vacatio, per lo sforzo del pm.
E prima di accomodarsi in ufficio e cominciare la girandola d’incontri, Gratteri ha abbracciato il suo amico, il maestro Enzo Avitabile.