Non si fermano le violenze contro gli operatori sanitari. Ormai infermieri e medici sono da tempo finiti nel mirino di familiari di pazienti e in acuni casi degli stessi ammalati. L’ultimo grave caso è accaduto all’ospedale San Leonardo di Castellammare con una infermiera trascinata dai capelli e presa a pugni, aggredita e picchiata a sangue solo perchè aveva invitato i parenti di un paziente a spostarsi nella sala d’attesa per consentire ai medici di lavorare.
Vicende simili e quotidiani si registrano quasi quotidianamente nei presidi ospedalieri e sanitari. E non solo, ci sono anche problemi sulla viabilità delle ambulanze spesso bloccate da auto in sosta selvaggia nel centro storico di Napoli mettendo a repentaglio la vita degli ammalati ma anche quella degli operatori che diventano il parafulmne della rabbia dei familiari dei pazienti.
Ultimo episodio in vico Storto Purgatorio ad Arco dove il mezzo di soccorso è stato bloccato da un’auto in sosta selvaggia. Si tratta di un veicolo con targa straniera a testimonianza sul boom di auto estere che circolano a Napoli.
“Trovo inaccettabile il silenzio e il mancato intervento di chi è preposto a dare ascolto alle legittime segnalazioni dei cittadini, in modo particolare quando viene messa a rischio la sicurezza degli stessi. Impedire il passaggio a un’ambulanza significa mettere a rischio la vita altrui. Serve tolleranza zero contro la sosta selvaggia. L’inciviltà va combattuta con ogni mezzo, specie se compromette la sicurezza altrui” – denuncia Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra.
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