L’attacco di Sandro Ruotolo: “Mi chiedo qual è la differenza tra le fake news e il giornalista autorevole Vittorio Feltri?”

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“Mi chiedo qual è la differenza tra le fake news e il giornalista autorevole Vittorio Feltri? Questo è un problema nostro che ci dobbiamo porre come categoria. Il giornalista è sempre meno autorevole e quel signore li era un giornalista autorevole”.

Parole di fuoco pronunciate dal giornalista Sandro Ruotolo nel corso di un dibattito nell’ambito di ‘IMBAVAGLIATI’, Festival Internazionale di Giornalismo Civile ideato e diretto da Désirée Klain svoltosi a Napoli.

Il cronista d’inchiesta da anni sotto scorta -pochi giorni gli è stata rafforzata a tutela per altre minacce – insiema a Paolo Borrometi, ha denunciato con un esposto al Consiglio di Disciplina territoriale dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia Vittorio Feltri, direttore del quotidiano Libero.

Ora la documentazione è all’attenzione del Consiglio che chiederà al diretto interessato ragguagli sulla vicenda denunciata da Ruotolo e Borrometi. Nell’esposto si elencano in modo dettagliato specifici articoli discriminatori contro il Mezzogiorno d’Italia firmati da Feltri.

In particolare scrivono Ruotolo e Borremeti : “Il giorno 5 settembre 2019 in un articolo sul nuovo Governo della Repubblica dal titolo ‘Peggio di così non poteva capitarci. Ci sarà da divertirci’”.

All’ultimo capoverso scrive il direttore del quotidiano Libero: ‘Lasciamo a Conte il suo zoo pieno di terroni e ostile al Nord che li mantiene tutti’”.

L’inziativa dei due cronisti da anni sotto scorta per le gravi minacce di morte subite da organizzazioni mafiose sta creando all’interno degli organismi della professione non poche polemiche.

“C’è un abbassameto della qualità dl nostro mestiere – tuona Ruotolo – oggi il giornalista è sempre meno autorevole e rispetto a Feltri, io preferisco essere un attivista semplice e modesto perchè con quel giornalismo là non ho nulla a che vedere”.

Giudizi duri e convinti che hanno incontrato il consenso della giovane platea che ascoltava attenta il discorso di Sandro Ruotolo di come è cambiata la professione, le grandi occasioni che offrono le nuove tecnologie per chi svolge il mestiere d’informare ma anche i grandi pericoli.

“La partita non è che si gioca domani, si gioca oggi. E se è vero che quel mondo pieno di imbecilli, di fakenews, di cultura sovranista, di odio e rancore è un pericolo, io rivendito non tanto la tessera professionale ma la presenza e il presidio dei giornalisti che è l’unica garanzia per difenderci” – sottolinea Sandro Ruotolo -.

Intanto, già a partire dalla settimana prossima ci potrebbero essere della novità dal Consiglio di Disciplina territoriale dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.

Alla denuncia di Ruotolo e Borrometi si è aggiunta anche quella dell’associazione socio culturale ‘Movimento Economico Social Popolare Intereuropeo (Mespi), che si occupa, tra l’altro, di monitorare i mass media per contrastare l’immagine spesso negativa dei meridionali, e presieduta dall’ingegner Francesco Terrone ha presentato querela-denuncia contro Feltri per l’editoriale su Libero in cui ha scritto: “Lasciamo a Conte il suo zoo pieno di terroni”.

Arnaldo Capezzuto

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