Picchiata dal marito perde il figlio che portava in grembo. Al pronto soccorso la verità e l’arresto dell’uomo

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Una storia drammatica. Picchiata tra le quattro mura di casa. Sottoposta chissà da quando a una violenza domestica quotidiana. Urla, liti e poi giù botte. Pugni, calci, testate, lancio di oggetti. Ostaggio della follia di quell’uomo anzi di quel mostro. Un crescendo che a mano a mano è diventato incontrollato fino alla perdita del controllo totale.

E’ stata segregata in casa e picchiata quotidianamente fino a perdere il figlio che portava in grembo. Il caso, avvenuto a Napoli, è stato scoperto dopo che la donna è stata accompagnata dal marito, autore delle violenze, all’ospedale San Giovanni Bosco.

La donna, al sesto mese di gravidanza, presentava fratture multiple ed ecchimosi su svariate parti del corpo. Ricoverata nel reparto di Ginecologia, i successivi accertamenti clinici hanno certificato l’interruzione della gravidanza e la morte del feto.

Le indagini della Squadra Mobile di Napoli hanno consentito di accertare che la donna è stata vittima di maltrattamenti fisici e psichici da parte del marito, le cui condotte aggressive si sono intensificate da marzo 2020, quando l’uomo l’ha segregata all’interno dell’abitazione famigliare picchiandola con violenza quotidianamente.

A seguito dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, la Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del 39enne, che dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti aggravati e lesioni pluriaggravate.

Gli investigatori hanno rintracciato l’aggressore nei pressi dell’ospedale: accompagnato in Questura, è stato successivamente arrestato in esecuzione del provvedimento.

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