Si infiamma la polemica su Don Vitaliano Della Sala, parroco della chiesa SS. Pietro e Paolo in Capocastello di Mercogliano in provincia di Avellino che ha allestito il presepe natalizio con due madonne. Da più parti viene accusato di blasfemia, di aver offeso i cattolici e aver oltraggiato la storia del Vangelo.
Don Della Sala non si scompone, aveva messo in conto le probabili critiche che da ambieti della stessa chiesa e della politica si sono abbattuti alla velocità della luce.
In particolare Don Maurizio Patriciello, sacerdote del Parco Verde di Caivano scrive in un durissimo post e chiede a Della Sala di chiedere scusa.
“Caro don Vitaliano, caro confratello nel sacerdozio, si può e si deve discutere di tutto. Dobbiamo allargare il cuore e la mente fino a lacerarli. Avendo però sempre rispetto per l’intelligenza, la sensibilità e la fede del popolo di Dio” – scrive don Patriciello –
“Quella famiglia nel presepe ci è cara. Tanto. Troppo. Racconta una storia. Per chi crede, quel Bambino è figlio di Dio. Siamo all’origine di una storia millenaria. E non solo di fede. A nessuno – in particolare a un prete – è dato di manometterne – arbitrariamente – il significato e la struttura. In appositi contesti discuteremo di altro. Nessun veto. Nessuna paura. Nessuna inibizione. Nessuna esclusione. La Chiesa – lo sai bene – non ha nemici. Ritorna sui tuoi passi. Cerca di fare un piccolo atto di umiltà. Chiedi scusa. Togli la statuetta aggiunta e rimetti san Giuseppe al suo posto. Gli compete di diritto” – conclude il parroco di Caivano.