Prefettura di Napoli a lavoro con una serie di sessioni d’incontri sull’emergenza minori violenti e baby gang – omicidio del musicista 24enne Giovanbattista Cutolo – ma anche al riguardo dei fatti accaduti a Caivano in cui sono state violentate due cugine di 11 e 12 anni.
Gli incontri nel palazzo del rappresentante del governo sul territorio equivalgono a una sorta di stati generali e di un monitoraggio sui fabbisogni necessari per riorganizzare i servizi di prevenzione e per dosare una serie di interventi più repressivi.
Attenzione sulle statistiche dei minori che delinquono, le percentuali di recidive, dispersione sconalstico e abbandono. Ai raggi x il lavoro degli assistenti sociali e delle comunità per la messa in prova.
L’impulso è giunto direttamente dal Governo presieduto da Giorgia Meloni che ha delegato il ministro dell’Interno Matteo Paintedosi a seguire il caso napoli anzi di costruuire un modello da esportare in altre metropoli italiane con gli stessi problemi di Napoli.
A tal proposito il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha chiesto al ministro Piantedosi : “Di avere risorse aggiuntive e c’è stato un impegno del ministro. Sono confidente che ciò avvenga”.
“Credo che oggi esista, e ho segnalato tante volte, la necessità di un maggior presidio del territorio soprattutto di notte – ha aggiunto il primo cittadino – è una competenza delle forze dell’ordine che fanno un lavoro egregio ma spesso non hanno il numero sufficiente di uomini e pattuglie, soprattutto nella fascia notturna, per poter essere efficaci”.
Il sindaco di Napoli al riguardo la videosorveglianza ha poi sottolineato : “in questi mesi è stato portato avanti un lavoro per la rimessa in servizio di tutte le videocamere del sistema di videosorveglianza in città che negli ultimi due, tre anni erano ferme e invece ora sono tutte operative. Questo aiuta perché è stato possibile immediatamente individuare il colpevole, ma chiaramente la videosorveglianza arriva a posteriori e pertanto sulla percezione di sicurezza sono fondamentali un maggior presidio e pattugliamento che richiedono più uomini in strada e più mezzi”..