Si è tenuto sabato 10 maggio 2024, al cineteatro “La Perla” di Napoli il “Labrioshow”, serata organizzata dal liceo scientifico Arturo Labriola per presentare le proprie attività e i talenti dei propri alunni. Uno spettacolo di canti, balli, musica e teatro.

Sul palco si sono esibiti gli studenti della band della scuola, la Labrioband, diretti dalla professoressa Tiziana Minervini, con un repertorio musicale che va dagli anni ’80 ai nostri giorni, tra cui ricordiamo: “Hotel California” di Eagles, “Thriller” di Michael Jackson, “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti, due canzoni di The Weeknd come “Save your tears”, brani dei Pink Floyd, di Franco Battiato, di Patty Smith e dei 4 Non Blondes. Ma non è tutto! Ad accompognare il canto si è esibita l’alunna Sveva Ferrara nel ballo, con una danza che ha coinvolto tutto il pubblico.

Tra una cover e l’altra, sono stati spiegati e raccontati alcuni tra i tanti progetti, concorsi e laboratori a cui la scuola ha partecipato o ha ideato. Uno tra i tanti progetti è “la pagina che non c’era”, portato avanti da scuole superiori di primo e secondo grado, che consiste nel leggere un libro, discuterne con l’autore tramite un incontro e scrivere una pagina che non alteri lo sviluppo e il continuo della storia, da inserire, ipoteticamente, nel volume.
Per non parlare del famoso concorso cinefrutta vinto dalla classe IIIC, del dipartimento lingue, dello sportello di ascolto psicologico della scuola, del gruppo di scienziati, delle olimpiadi di matematica e del rapporto del liceo con lo sport. Da quest’anno si è approvato nella scuola il progetto studente-atleta e si è svolta “la settimana dello sport”, dal 1 al 7 febbraio, in cui sono stati organizzati mini-tornei con altre scuole.
Alle attività partecipano studenti di tutte le età: dal I al V anno. Ne è una prova il laboratorio di teatro “Napoli alla scoperta di Partenope” condottto dalla professoressa Tiziana Minervini nella classe IA della sede centrale. La classe ha messo in scena abilmente alcune tra le battute di “Napoli millionaria”, opera di Eduardo de Filippo. Altro laboratorio focus su Napoli è condotto dalle docenti Armentano e Romano.

Alla fine dello spettacolo ci sono stati i ringraziamenti, non potevano mancare quelli per la preside Nunzia Mallozzi e del suo discorso sulla necessità di una scuola inclusiva riprendendo la riflessione dello scrittore francese Daniel Pennac:
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all’insieme. Siccome il piacere dell’armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.”