Reggono le accuse degli indagati finiti in carcere e ai domiciliari davanti al tribunale del Riesame di Napoli. Parliamo dell’inchiesta condotta la Procura di Napoli coordinata da Nicola Gratteri che hanno scoperto come l’attività della pizzeria ‘Dal Presidente’ sarebbe riconducibile al clan Contini. L’operazione del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con i militari dello Scico e con la Squadra Mobile della Questura di Napoli lo scorso 14 maggio 2024 ha portato a tre ordinanze in carcere e due ai domiciliari nei confronti di altrettanti indagati “indiziati, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio aggravati dal metodo mafioso”.
Secondo quanto emerge, gli incassi del ristorante sarebbero stati utilizzati per finanziare i Contini e mantenere i detenuti affiliati all’organizzazione, ma anche per creare un’attività di panificazione. Le indagini avrebbero accertato l’intestazione fittizia delle società.

Tra i cinque arrestati c’è anche Massimiliano Di Caprio, 50 anni, titolare, con la moglie, della pizzeria ‘Dal Presidente’ e direttore del locale. Il clan Contini, scrive la Procura “proprio grazie alle citate strategie imprenditoriali, ha radicato i propri interessi in molti settori della vita economica campana e non solo, accumulando – nel tempo – attraverso le numerose attività illecite che gestisce, ingenti patrimoni, che reinveste in tutti i settori più redditizi dell’economia reale”.

Il Riesame ha disposto gli arresti domiciliari per la moglie di Di Caprio mentre, invece, ha confermato la stessa misura cautelare per un poliziotto in servizio alla Stradale di Avellino accusato di intestazione fittizia di una società per la produzione e vendita di prodotti da forno.