Armando Cesaro, ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Campania con una giravolta ha abbandonato lo schieramento di centro destra ed è trasmigrato con l’ex premier Matteo Renzi nel centro sinistra. Da pochi giorni è il neo coordinatore regionale di Italia Viva. Armando è scaltro ed ha fiuto. Sornione osserva e guarda ciò che accade attorno al Presidente della Regione Vincenzo De Luca. L’udienza della Corte costituzionale è stata fissa per il 9 aprile. Solo allora si saprà se De Luca potrà candidarsi o no per il terzo mandato.
Nel frattempo si bivacca, si sta nelle retrovie. È chiaro che nel centro sinistra e in particolare nel Pd la decisione della Consulta avrà un peso importante per il futuro politico della Campania. Se De Luca avrà semaforo verde dalla Corte Costituzionale – c’è chi giura che vincerà le elezioni a mani basse – mettendo in crisi lo stesso Partito Democratico e la segretaria Elly Schlein e il suo cerchio magico. Per evitare la catastrofe politica converrà trovare una sorta di accordo.
Armando Cesaro nel corso della trasmissione Barba & Capelli condotta da Corrado Gabriele con la partecipazione di Raffaele Ambrosino su Radio Napoli Centrale ha mostrato cautela sfoggiando una proverbiale e felpata mediazione degna della tradizione democristiana.
“Per ora il tavolo politico non si è ancora riunito forse la settimana prossima dove all’ordine del giorno ci sarà un solo punto : il programma del centro sinistra – spiega Cesaro e aggiunge – nel caso in cui il presidente Vincenzo De Luca ha l’ok dalla Consulta ed è candidabile al di là della posizione del Pd, sono sicuro che si troverà una convergenza sia da un lato che dall’altro. L’ipotesi del centro sinistra spaccato in due non c’è”.
E poi illustra l’idea politica : “Il modello di riferimento è quello di Gaetano Manfredi. A Napoli, la coalizione funziona bene, è un laboratorio sia a livello locale che nazionale” – riflette il coordinatore regionale di Italia Viva – .
“Ci vuole un’ ampia coalizione. Dentro ci deve essere la sinistra, i centristi e i moderati. Tocca al candidato Presidente come per il sindaco fare sintesi e tenere tutti uniti”. Per quanto riguarda il futuro di Armando Cesaro, lo stesso interessato ci tiene a precisare: “Una mia candidatura non è all’ordine del giorno. Noi puntiamo come Italia Viva nel costruire una lista forte, competitiva. Una lista innovativa con persone nuove che provengono anche dalla società civile” – conclude -.