“Ora vattelo a piangere” è la didascalia che accompagnava la foto del cadavere di Milko Gargiulo, 55 anni, ucciso con 5 colpi di pistola e inviato via whatsapp all’ex compagna da Andrea Izzo, il 40 enne, omicida che poi si tolto la vita.
È il particolare agghiacciante dall’omicidio-suicidio avvenuto ieri davanti a una scuola di Marano di Napoli. Secondo quanto emerso dai rilievi eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, inoltre, uno dei colpi sparati da Izzo con la sua pistola, regolarmente detenuta, è finito contro il muro perimetrale dell’istituto scolastico frequentato da bambini.

I militari dell’Arma hanno recuperato sette bossoli. Izzo non accettava che la compagna, durante un periodo di separazione, avesse avuto una relazione sentimentale con Gargiulo, molto noto nell’ambiente delle palestre, e così aveva deciso, dopo alcune minacce già oggetto di due denunce, di trasformarsi in un assassino. In sella al suo scooter T-Max ha inseguito l’uomo cui era stata legata la sua compagna, che era a bordo della sua auto, una Bmw, fino a raggiungerlo, per poi fare fuoco con la sua pistola regolarmente registrata. Dopo essersi allontanato per un periodo, Izzo infatti aveva deciso di riallacciare i rapporti con la compagna.
Tuttavia nel periodo in cui erano stati separati, la donna si era legata sentimentalmente a Gargiulo e la scoperta dei messaggi che si scambiavano avrebbe innescato la violenza. Quindi il suicidio di Izzo poco lontano, nell’area dei Camaldoli, con un colpo di pistola alla testa. Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna mentre ai Camaldoli, dove è stato successivamente ritrovato il corpo dell’omicida, sono i carabinieri del Vomero