Cold case. All’alba di oggi, a distanza di quasi sei anni, mandanti ed esecutori dell’omicdio di Domenico Gargiulo, conosciuto negli ambienti camorristici come “Sicc e’ penniell”, ucciso il 6 settembre 2019 sono stati arrestati.
L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Linda Comella ha portato all’arresto di otto indagati, a vario titolo accusati di associazione camorristica, estorsione e traffico di droga, ma del fatto di sangue rispondono solo in quattro: Antonio Bruno e Gennaro Antonio Sautto, rispettivamente figure di spicco dei clan Licciardi e Sautto-Ciccarelli, che avrebbero dato il placet all’eliminazione di Gargiulo.
Per ben due volte l’uomo scampò alla morte. Nel primo agguato a perdere la vita al suo posto fu l’innocente Lino Romano, operaio di 30 anni, vittima innocente scambiato per il vero obiettivo del raid. Era il 15 ottobre 2012. Il successivo 3 novembre a salvare Gargiulo fu la pistola del killer, che si inceppò.
Con uno stratagemma, il 6 settembre 2019, Gargiulo si presentò ad un appuntamento ma era una trappola mortale. Gli esecutori materiali sono però ancora oggi in fase di identificazione. Il suo corpo senza vita fu ritrovato nel primo pomeriggio del 9 settembre all’interno del bagagliaio di una Ford C-Max grigia da una pattuglia della polizia di Stato.