Per il Partito democratico il più votato è Raffaele Topo, detto Lello con 114.424 preferenze, voti racimolati a Napoli di cui circa 70 mila solo nella provincia di Napoli e in particolare nei comuni della Città Metropolitana. Complessivamente il suo consenso che lo ha portato direttamente a Strasburgo si aggira sulle oltre 130 mila preferenze.
L’ex sindaco di Villaricca, ex consigliere regionale e ex deputato dem nella scorsa legislatura ma da sempre democristiano è un campione del consenso, insomma, non è una notizia se ha staccato in Campania di circa 6mila preferenze la seconda più votata, la giornalista Rai Lucia Annunziata, capolista per la circoscrizione Italia Meridionale. Dicevamo della sua appartenenza alla vecchia e gloriosa Balena Bianca, suo padre Francesco è stato il fedele autista e amico di Antonio Gava, ras doroteo e famoso per il mitico anello, ‘u ciciniello.
Da ragazzino, Lello Topo lavorava già nella Direzione nazionale della Democrazia Cristiana. La sua elezione e i numeri che porta in dote sono un segnale diretto alla segretaria Elly Schlein e ai membri della direzione che più volte hanno attaccato i cacicchi, i signori delle tessere, i ‘figli di’ con l’obiettivo di mettere lo sgambetto a Vincenzo De Luca che aspira al terzo mandato in Campania. Forse Lello Topo rappresenta proprio questo tipo di politica, diciamo alla vecchia maniera, il porta a porta, i reticoli di amicizie, consenso di prossimità. E anche grazie a questo ‘sistema’ se i duri e puri sulla carta potranno andare a Strasburgo.

Accanto a Topo si è schierato non casualmente Piero De Luca, deputato alla sua seconda legislatura, figlio del governatore, e poi lui mister 40mila preferenze Mario Casillo, capogruppo Pd in Consiglio regionale e Dc doc come Topo. Che fa a poche ore dal plebiscito elettorale che ha bullonato l’ex sindaco di Villaricca allo scranno di Parlamentare Europeo ? Si precipita al Centro direzionale, sede del Consiglio regionale della Campania, e passeggia con Casillo lungo l’isola F10.
Camminano l’uno accanto all’altro, parlano fitto fitto. Mario Casillo con la sua andatura da parroco di paese di altri tempi ascolta il neo eurodeputato. Ragionano, riflettono e gesticolano. Scandagliano i possibili scenari, leggono i flussi elettorali e forse scrutano i nuovi orizzonti. Pochi brandelli catturati in questa sorta di ‘intercettazione ambientale’ fanno capire che ora è cominciata la partita a scacchi delle regionali nei prossimi mesi scadrà il secondo mandato di De Luca. Il Pd ha già annunciato che il presidente non potrà ricandidarsi ma l’ex sindaco di Salerno a muso duro è pronto a rovesciare il tavolo e candidarsi nonostante il Pd.
Topo a Casillo: “Il presidente prima di fare certe cose deve parlare. Adesso vanno fatte operazioni politiche”. Casillo di rimando: “Lello ascoltami non bisogna sottovalutare le situazioni. Occorre con attenzione leggere e capire”.