Puntuale come l’influenza stagionale Bruno Vespa intervista Stefano Andreotti per difendere la memoria di statista del papà. Spunto polemico sono le reiterate accuse mosse da Rita Dalla Chiesa su di una responsabilità diretta di Giulio Andreotti nell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Vicende note ma ciò che mi fa restare di stucco è l’attacco del figlio dell’ ex sette volte presidente del Consiglio a Nando Dalla Chiesa, noto docente di sociologia, fratello di Rita e figlio di Carlo Alberto.
Addirittura Stefano Andreotti svela di un colloquio che sarebbe avvenuto tra Carlo Alberto e il papà Giulio in cui il generale si lamentava del figlio per le sue posizioni estreme al punto da piangere.
Si resta senza parole. Il solito teatrino ‘apparato’ dal cerimoniere Vespa, quasi 80enne, che continua ad essere un privilegiato del servizio pubblico con le sue società di produzione esterne e contratto esclusivo come autore.
L’episodio raccontato dal figlio di Andreotti chiaramente nessuno può smentirlo per la morte dei testimoni diretti. È sangue marcio. Sappiamo chi era e chi è stato Giulio Andreotti, compare di merende di Licio Gelli e gran organizzatore di Gladio e al centro delle trame più putride che hanno e continuano ad insozzare questo Paese