Dolore, disorientamento e tanta emozione al funerale di Chiara Jaconis, 30 anni, uccisa da una statuetta ai Quartieri Spagnoli nel corso del suo soggiorno a Napoli.
Oltre duemila persone erano presenti al suo funerale nella basilica di Santa Giustina a Padova, la stessa che aveva ospitato l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin dove in questi giorni è cominciato il processo a Filippo Turetta, in corte d’Assise a Venezia. Grande commozione per Chiara, l’angelo dei Quartieri Spagnoli dove ha perso la vita in modo così assurdo.

A stringersi idealmente intorno al papà di Chiara, Gianfranco, alla mamma Cristina, alla sorella e al fidanzato Livio, la città di Napoli presente con il Gonfalone listato a lutto ed un cuscino di fiori inviato dal Comune.
“Chiara è stata ricordata come una giovane gentile, solare, generosa nella bellezza ed energia dei suoi trent’anni, così tanto apprezzata da quanti hanno avuto il dono di conoscerla. Il suo volto ha toccato in modo particolare la città di Napoli che ci ha stupiti per l’affetto e la grande vicinanza”. Così il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, in un messaggio inviato oggi alla famiglia