Non ha resistito alla tentazione di farsi un bel bagno a mare e così non ci ha pensato più di tanto a tuffarsi. Da un lato l’isola di Dino, dall’altro la piccola torretta di avvistamento che rende la baia di Fiuzzi uno degli angoli più suggestivi del litorale cosentino in Calabria.

Lea, una cagnolina di quattro anni e mezzo, prima è scappata sulla spiaggia facendo impazzire il suo padrone che per rispondere al cellulare involontariamente ha mollato il guinzaglio. Lea non contenta del trambusto si è lanciata a mare.
Veloce come il vento ha cominciato a nuotare sotto lo sguardo apprensivo, poi preoccupato e via via sempre più terrorizzato e disperato del suo padrone, Marcello.

Una traversata proibitiva nell’acqua ghiacciata di fine dicembre verso l’isola di Dino, poi la decisione improvvisa di prendere il largo fino a diventare un puntino all’orizzonte.
Il nome della cagnolina ‘Lea’ viene invocato a più voci nel tentativo di farla desistere e farla tornare a riva. Ma nulla. La cagnolina è caparbia: sguardo fisso proteso in avanti e nuotata veloce a quattro zampe.

A mano mano sulla spiaggia si scatena il panico che coinvolge le molte persone tra loro i tanti turisti che, complice la giornata di sole, avevano pensato bene di regalarsi un mattinata di relax.
Telefonate alla Guardia costiera, al 112 e perfino ad amici e conoscenti, gestori di stabilimenti balneari e di pescherie alla disperata ricerca di una piccola imbarcazione che potesse raggiungere e salvare la vita a Lea, il setter che ai parchi romani ha preferito le spiagge calabre.
Marcello, disperato, si tuffa d’impeto per salvare la sua Lea che noncurante, sembra godersi la calda giornata invernale e la nuotata nelle fredde acque del Tirreno.

Anche una donna si tuffa, sotto lo sguardo stupefatto di tanti turisti, per dare una mano. Con generosità e nuotando trasversalmente cerca indurre il cane a cambiare direzione.
Nel frattempo Marcello, richiamato da tante persone, si convince di risalire sulla spiaggia. Ad accoglierlo alcune persone ‘armate’ di teloni e asciugamani. È disperato, inconsolabile. Quando sembra ormai calato il buio e l’unica certezza che ormai il setter si avvia verso un destino segnato. Ecco il colpo di scena.

Lea, vedendosi sbarrare il percorso dalla coraggiosa donna che prova a raggiungerlo con bracciate energiche, decide di dirigersi verso il padrone e finalmente dopo quasi un’ora di tornare a riva tra le braccia di Marcello e della sua compagna Francesca, tra il sollievo generale di tutti.
Tutto è bene quel che finisce bene ma quanta ansia può provocare una cagnolina vivace che sfugge al guinzaglio!
Luisa M.