Dagli anni 60′ ad oggi la “Nostra Signora” della Canzone Italiana ha rappresentato, cantato e interpretato il nostro paese meglio di chiunque altro. Stili, moda, tv, la signora Mazzini è stato tutto quello che un italiano degli anni del “boom” e delle crisi poteva desiderare.
Dai grandi autori, come Paolo Limiti, Maurizio Costanzo, passando per Ennio Morricone e le collaborazioni con autentiche leggende come Battisti, Celentano, Fossati, Mina ha regalato a noi “poveri”mortali, un dono unico, quanto mai raro, quello della sua voce.
Unica artista capace in totale normalità, e senza ulteriori sforzi, di interpretare un brano della Callas come uno jazz o pop, ha saputo coniugare al meglio lo scorrere del tempo e degli anni a quello della immagine, dispensando sempre eleganza, virtuosità e stile.
E se negli anni 60′ “Tintarella di Luna”, “Brava” “Millebolleblu”, demarcavano gli anni della rinascita del popolo italiano, lei Mina è sempre stata al passo con i tempi, anticipandoli e magari, cantandoli, ma mai uscendo dalle righe dei suoi canoni da artista che ha messo sempre la canzone prima dell’immagine.
E se quasi quarantenne ha deciso il ritiro delle scene , (memorabile l’ultimo concerto del 23 Agosto del 1978) e il ritiro a vita privata nella “sua” Lugano a partire dal 1989, in fondo è come diceva Enzo Jannaci “ Perchè..Mina è Mina!”.
Mina è rimasta li’ in quella istante in cui tutti intoniamo le sue canzoni, e adesso, alle soglie di un nuovo ventennio, può permettersi di far volare la sua voce in altri orizzonti come quello chiamato “MondoMarcio”o di uno famoso spot di una compagnia telefonica nazionale. Mina è tutto e sempre, e sarà.
Fumetto, canzone, gioco, mistero, dietro i suoi occhialoni scuri e i capelli raccolti, non importa che tu possa vederla, lei fa parte della storia musicale di ognuno di noi. E sempre ci proteggerà.
Sergio Cimmino