È previsto per oggi il verdetto della Corte costituzionale sulla decisione per il terzo mandato elettivo. La legge italiana che recepisce una direttiva della Ue proibisce la candidatura per un terzo mandato ai sindaci e ai presidenti uscenti alle elezioni comunali e regionali. È il nodo che l’alta Corte proverà a sciogliere dopo che la Regione Campania con una legge regionale aveva recepito la direttiva e quindi si apriva ad un’altra candidatura di De Luca contando il secondo mandato come il primo dall’entrata in vigore della legge.
Il Governo presieduto da Giorgia Meloni, ignorando che la stessa prassi è stata seguita dal governatore del Veneto Zaia, sta terminando il terzo mandato, ha impugnato la legge della Campania davanti alla Corte Costituzionale.
La risposta dei De Luca è stata a sua volta rivolgersi agli ermellini per porre la questione di legittimità del limite dei mandati. Insomma, la vicenda è capire in astratto e nel concreto se mettere un limite ai mandati è costituzionale oppure no, visto che sono gli elettori a decidere con il suffragio universale.

Il mondo politico – specialmente a sinistra – aspetta con il fiato sospeso il verdetto. Se i giudici decideranno che mettere un vincolo per guidare un ente elettivo è anticostituzionale per chi ha già ricoperto per oltre due volte l’incarico sarà nei fatti il semaforo verde per la ricandidatura dell’ex sindaco di Salerno al terzo mandato di presidente della Regione Campania.
Non è casuale se tra tante iniziative politiche organizzate a Napoli e in Campania per la costruzione di uno schieramento a sinistra alternativo a De Luca, il famoso tavolo largo, quest’ultimo non si è mai riunito. Si è chiacchierato in molti convegni, incontri, conferenze più che altro una guerra di posizione interne e capire come smembrare il sistema di potere deluchiano.
Ora siamo al giorno della verità se De Luca dovesse spuntarla e quindi ricandidarsi i riflessi della contesta potrebbero travolgere la dirigenza del nuovo Pd e in particolare la segretaria Elly Schlein e il suo gruppo dirigente.