‘Un braccialetto può salvare vita’ “In campo per Martina”: al Maradona una “partita del cuore” per non dimenticare. A proporre l’iniziativa, al presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis e al Comune di Napoli, è l’avvocato Sergio Pisani, legale della famiglia della 14enne uccisa e trovata senza vita nei giorni scorsi in un casolare abbandonato di Afragola, città a nord di Napoli dove viveva.
“È con profonda emozione che chiedo ufficialmente al Presidente Aurelio De Laurentiis e al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, – dice Pisani – di organizzare allo Stadio Diego Armando Maradona una Partita del Cuore in onore di Martina. L’obiettivo: raccogliere fondi per la costruzione di una cappella commemorativa dove amici, familiari e cittadini possano rendere omaggio alla sua memoria”.
Pisani fa anche sapere di avere scritto una missiva al Papa per chiedere la concessione di una incontro con i genitori della ragazza: “Anche questa iniziativa – spiega – nasce dal desiderio di non lasciare che il silenzio e l’indifferenza prendano il sopravvento. Accanto al dolore deve esserci l’azione”.
Il legale della famiglia Carbonaro si sta facendo promotore anche di un’ulteriore iniziativa, ma in chiave di prevenzione: si tratta di un braccialetto intelligente salvavita, dotato di Sim, Gps e registratore ambientale che quando si attiva lancia un vero e proprio SOS su dieci numeri di emergenza tra cui, ovviamente, figureranno forze dell’ordine e familiari. “Il progetto, che può salvare la vita, si chiama I-uto (si legge “aiuto”) – fa sapere Pisani – ed è già stato ideato da un’azienda che si occupa di hi-tech”.
I-uto è un dispositivo molto simile al Mobil-Angel, uno speciale “smartwatch” che consente alle vittime di stalking e violenza di genere che si sentono in pericolo di lanciare una richiesta di soccorso alle forze dell’ordine, premendo un tasto. Un progetto che ha già salvato molte donne da ex, compagni e mariti violenti ma che viene concesso dopo una attenta valutazione da parte degli enti preposti.
“Martina non deve essere dimenticata – conclude il legale della famiglia Carbonaro – deve diventare un simbolo contro questo assurdo fenomeno: e grazie a questa partita, a questa cappella, e alla tecnologia, crediamo di poterci riuscire. Vogliamo gridare al mondo che la vita va protetta, la memoria rispettata, e il futuro costruito con coraggio e responsabilità”.