Un blitz in piena regola. Quattro auto della polizia municipale e poi agenti a piedi che assediano l’area di via Tribunale e piazza San Gaetano. Un’operazione in grande stile per fermare un artista ‘armato’ di chitarra che con la sua musica allieta e rende meno plumbeo il ventre molle di Napoli.
Lui si chiama Lampa Faly, un musicista molto bravo che si esibisce nel centro antico. Con educazione senza intralciare il traffico e i pedoni, per lo più turisti, offre la sua arte. Accade l’assurdo. Mentre, come abitualmente avviene, suona in piazza San Gaetano viene fermato dai vigili urbani. Lui blocca la chitarra e smette di esibirsi. La gente protesta.
“Non sta facendo nulla di male” – dice un signore -. “Fai il suo lavoro. Lasciatelo stare” – sbotta un’altra persona. Qualcuno comincia a riprendere la scena con il telefonino e si vede bene l’espressione di meraviglia di molti turisti, sbalorditi per l’imponente spiegamento di forze dell’ordine.

Lampa Faly comprende che lo spettacolo è finito. Mentre si appresta a rimettere la chitarra nel fodero, la polizia municipale si rivolge a lui e chiede: “Può fornirci un documento d’identità. La dobbiamo identificare”. L’artista risponde con tono pacato e con estrema gentilezza : “Ho i documenti a casa. Abito a 100 metri.Ve li prendo e li porto subito”. L’agente gli risponde: “No, tu non puoi muoverti da qua”.
Lampa Faly è perplesso rilancia e chiede una seconda volta: “Mi scusi, voglio solo prendere i documenti”. Nessuna tolleranza. Pugno di ferro e massima intransigenza. Alla fine l’artista viene verbalizzato e sanzionato addirittura – sembra – anche con una denuncia per resistenza al pubblico ufficiale.

Un moto d’indignazione e proteste si stanno diffondendo in tutta la città. I video girano inequivocabili su tiktok e tantissimi sono i commenti per l’operato della polizia municipale. C’è chi si è reso disponibile a testimoniare a favore dell’artista di strada, c’è chi, invece, ha messo a disposizione i filmati di tutta la scena che mostrano come il comportamento di Lampa Faly è stato encomiabile.
Qualcuno ha scritto al sindaco Gaetano Manfredi per porre la questione della libertà di esibirsi degli artisti di strada e contro la loro criminalizzazione. Nell’anno della celebrazione dei 2500 anni di Napoli, città d’arte e di artisti è assurdo accanirsi contro chi regala al pubblico il proprio talento.
Cosa penserebbe Pino Daniele?