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SECONDO VOI il deputato Nicola Cosentino per due volte scampato all’arresto, il suo collega di ministero  Marco Milanese, salvato dalla cella per pochi voti, il senatore Sergio De Gregorio graziato dai

domiciliari; l’altro componente di palazzo Madama Vincenzo Nespoli miracolato dallo scrutinio segreto; l’onorevole Alfonso Papa, lui finito in galera, ma poi ritornato in Parlamento, non saranno candidati nella prossima tornata elettorale? Certo che si.

Pensavate il contrario? Vergognatevi. Siete ingenui. Siete sprovveduti. Siete gonzi. Il criterio è questo: più un deputato e senatore   ha guai giudiziari e meglio è. Indagini alle calcagna, processi e carcere alle porte allora questi politici saranno premiati dai loro partiti cioè dal loro partito: Pdl. I quartier generali già sono in fermento.

Le segreterie politiche in automatico già sanno quello che devono fare. Promesse, piaceri, aiuti, lettere di accompagnamento, bigliettini con segnalazioni, buoni benzina, ticket per la spesa, cellulari in omaggio, sconti per i libri scolastici: è il welfare pre-elettorale molto apprezzato in tempo di crisi economica. L’armamentario clientelare è il solito come del resto le facce di gomma che appaiono su bigliettini e manifesti.

Un’indagine ha svelato che il partito degli astensionisti detiene la maggioranza relativa nel nostro paese. Altro che antipolitica. Come non credere alla ricerca? Come non giustificare questa disaffezione? Non occorre una base scientifica oppure complicati ragionamenti meta intellettuali: avete mai visto i volti di Luigi Cesaro, Mario Landolfi e Amedeo Labocetta da vicino? E’ un’esperienza agghiacciante. Traumatizzante. Scappereste a vita a gambe levate dalle cabine elettorali del mondo. Lo scienziato Lombroso avrebbe interrotto gli studi.

Questi parlamentari dovrebbero essere impegnati nel produrre leggi per modernizzare e risolvere i problemi del paese, invece, sono ossessionati dalla loro agenda e dai loro legali. La partita si gioca sul filo dei numeri. Rincorre le date di udienza processuali, l’orario preciso della convocazione da parte dell’ autorità giudiziaria. E’ mai possibile uno schifo  del genere? Fossero di primo pelo e vabbè. Ma questi pseudo deputati e senatori hanno espletato – in media – a testa  già tre mandati.

Cosa significa in politichese allora veramente il termine “rinnovamento”? Perché è così complicato – metaforicamente scrivendo – dare un calcio elettorale nel loro sedere istituzionale e mandarli a casa?

 

Arnaldo Capezzuto

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