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PERCHE’ IL PRESIDENTE della Regione Campania Stefano Caldoro, tra i governatori più apprezzati d’Italia, (è terzo nella classifica nazionale come gradimento) ha nominato la moglie Annamaria Colao, scienziata

e professoressa di fama, componente dell’Osservatorio per la formazione medico specialistica per verificare lo standard di attività assistenziali dei medici specialistici?

E’ vero è stata designata dai presidi delle facoltà di Medicina e Chirurgia, sentiti i rispettivi consigli di facoltà. E allora? Non si poteva evitare la “nomina in famiglia”? Il marito della professoressa non ci ha pensato su due volte e lo scorso 24 maggio ha firmato il decreto di nomina: il numero 154.

A sollevare il velo sulla faccenda è stato Carlo Aveta, consigliere regionale e segretario campano della Destra che in una interrogazione urgente ha sottolineato : “Appare quantomeno inopportuna, da parte del presidente della Giunta, la nomina della moglie in un osservatorio regionale”.

La studiosa fresca di nomina ha tirato fuori gli artigli e su facebook ha postato un commento esplorativo: “Cari amici miei – ha scritto – ancora una volta la mia relazione famigliare mi mette in condizione di essere discriminata…non ha alcun valore il curriculum scientifico, non serve che la mia nomina sia stata decisa dalla facoltà di medicina nella quale opero da 25 anni e che la regione non abbia avuto alcun ruolo decisionale, neanche che ho formato intere generazioni di specialisti di endocrinologia… no. Sembra che l’unica cosa che conti è che io ho il demerito di aver sposato Stefano! Che ne pensate? È tempo che io divorzi per avere il rispetto che merito per la mia professione?”.

Simpatica e spigliata, la moglie del governatore non c’è dubbio. Però il cortocircuito c’è. Ovvero l’ombra del sospetto dietrologico.  Allora la Colao sempre via social network ha tagliato la testa al toro: “Voglio tranquillizzare il consigliere Aveta e tutti coloro che ritengono la mia presenza nell’osservatorio ‘inopportuna’, che ho già informato il Preside della facoltà di Medicina della Federico II che rimetto a lui la scelta di un altro rappresentante della facoltà per le scuole di specializzazione medica. Il mio tempo da ora in avanti lo dedicherò a migliorare la cultura e lo stato della ricerca internazionale che mi ha sempre dimostrato grande apprezzamento e che mi ha dato enormi soddisfazioni. Inutile dire, molto ma molto di più del nostro piccolo mondo antico”.

Un’apoteosi di post, commenti e aggiungi amici. Un messaggio contro i dietrologi della malapolitica. Un forte segnale di rinnovamento in un momento di disorientamento. Certo è tutto anche tutto questo. Però che fatica. Dovrebbe essere l’ABC. La moglie di Cesare dev’essere al di sopra di ogni sospetto. Figurasi poi quella di un presidente di Regione.

Luigi Fonderico

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