“Mio padre è stato il primo giudice negli anni Settanta ad andare nelle scuole a parlare con i ragazzi di droga e mafia in un periodo in cui l’eroina uccideva molti giovani palermitani. Questa piazza a lui intitolata traduce in concreto il suo impegno e il suo sacrificio”. Con queste parole Caterina Chinnici, figlia di Rocco Chinnici, magistrato ucciso dalla mafia a Palermo nell’attentato del 29 luglio 1983, inventore del pool antimafia che volle al suo fianco magistrati
come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha battezzato la piazza in onore del padre e inaugurato la comunità alloggio per minori “La Tartaruga” a Somma Vesuviana, diretta da Mariella Patrone.
La Chinnici, da luglio di quest’anno a capo del Dipartimento Giustizia minorile, ha poi ringraziato i quattro giovani adolescenti, ospiti della Tartaruga (la struttura ne può ospitare un massimo di otto tra i 14 e 18 anni) per aver saputo cogliere l’opportunità di riscatto che è stata loro offerta, grazie a un percorso educativo personalizzato e a tirocini formativi presso imprenditori locali.
Un taglio del nastro fortemente simbolico per una comunità, nata in via sperimentale a Marigliano nel 2001 e ora trasferita nel complesso polifunzionale di Somma Vesuviana, gestito dall’associazione “Il Pioppo”, antesignana nella lotta alle tossicodipendenze, fondata da un gesuita dell’istituto Pontano che qui per primo portò i ragazzi di Scampia.
Una cerimonia, a tratti commovente, a cui hanno partecipato le massime autorità territoriali. Il presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi, ha voluto chiedere “scusa ai ragazzi, a nome dello Stato colpevole di non offrire, in alcuni territori, valide alternative alla devianza”.
“Dobbiamo noi per primi dare l’esempio – ha sottolineato – se vogliamo che i giovani percorrano la strada della legalità. Dovremmo inaugurare tante piazze Rocco Chinnici per tenere viva la sua memoria e quella di tanti servitori dello Stato”. E il questore di Napoli Luigi Merolla ha sottolineato l’importanza delle misure alternative al carcere per il reinserimento dei giovani.
Il colonnello Marco Minicucci, comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli ha sottolineato lo stretto rapporto di prossimità dell’Arma con la Tartaruga e il Pioppo e le altre realtà sociali del territorio, così come il sindaco di Somma Vesuviana Raffaele Allocca. Presenti don Tonino Palmese, vicario episcopale di Napoli e presidente onorario della Fics, Federazione internazionale città sociale, sigla che raggruppa molte realtà del terzo settore.
“Oggi non inauguriamo una comunità per minori ma una rete di welfare per i giovani” ha sottolineato Salvatore Esposito, presidente Fics. Commovente l’abbraccio finale tra Caterina Chinnici e Annarita D’Arienzo, la mamma di un ragazzo a rischio scomparso prematuramente.