Scampia, scoppia la festa, coriandoli, festoni e carri allegorici, la normalità abita in periferia.
Questa è la Scampia che non ti aspetti. Volti puliti e sorridenti, bimbi allegri e mamme contente. Strade affollate e colorate. Allegria e socialità. Sono segnali di riscossa, di reazione per un quartiere che non ci sta ad essere dipinto come un bronx metropolitano. Cortei e maschere per mettere in scena la faccia pulita di Scampia. Il carnevale è l’occasione non per travestirsi ma per mostrarsi e cancellare gli stereotipi e i luoghi comuni di un territorio che è più e non meno uguale ad altri posti della città. Fischietti, bidoni di latta che suonano, trombe che squillano, birilli che volano in aria, coriandoli che svolazzano allegri, maschere e carri dalle tinte sgargianti. Impossibile starsene fermi. Benvenuti al carnevale di Scampia. La festa ha preso inizio come è da tradizione sotto la sede dell’associazione promotrice “Gridas Gruppo risveglio dal sonno” in via Monte Rosa. Il tema di quest’anno è introdotto da due carri: il primo è un fiore con sopra una coccinella, l’altro un carro con sopra i rifiuti tossici. L’allegro corteo ha percorso le vie di Scampia e ondeggiato al ritmo della musica. Antonio Cataldo dello storico gruppo di musica popolare “I Zezi” ne è convinto: “La musica dà le energie giuste per stimolare il cambiamento, la gioia e la bellezza”. E’ un carnevale anticamorra, un fare ammuina per cambiare le cose, rompere gli equilibri, mostrare la bellezza contro la criminalità organizzata e disorganizzata. Tra la folla c’è anche la neo assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente: “Vedo tanta gente che ha voglia di cambiamento – spiega – ed è necessario che si faccia di più di quanto è stato fatto finora per Scampia e per tutti i giovani di questa città. Noi siamo di più e Napoli è la nostra città non dei camorristi”.
Luigi Fonderico
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