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È allarme disoccupazione al Sud d’Italia e desertificazione delle attività produttive. In sintesi se al Nord il pil è allineato a quello medio Europeo, nel Mezzogiorno d’Italia la situazione resta drammatica.
Nei fatti il Paese è spaccato in due. L’allarme lo lancia la Confindustria che denuncia: “Imprese ferme, più di un giovane su due non lavora.
La disoccupazione giovanile al livello record del 51,9%, si sono ‘affievoliti’ i segnali di spinta. Aumentano anche i tempi di pagamento”.
I dati emergono dal Check-Up Mezzogiorno” realizzato con Srm (Intesa Sanpaolo). “I disoccupati totali sono circa 1 milione e 500mila, mentre molti di più sono gli inattivi. Il tasso di attività si ferma al 54% e quello di occupazione al 43,4%”.
“Dopo molti trimestri di aumento, infatti, nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milione settecentomila.
Confindustria con il presidente Vincenzo Boccia chiede per l’ennesima volta al Governo di guardare al Mezzogiorno e di implementare piani speciali per le infrastrutture e agevolazioni come l’introduzione di aree speciali per aiutare le aziende ad assumere e produrre. Se ciò non accadrà il Sud è destinato a diventare un deserto.
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