Vince il Razzi-pensiero : I 5 Stelle a tutti i costi al governo. C’è chi ha il mutuo, chi il nuovo biglietto da visita e chi non aveva mai visto uno stipendio

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C’è un apparente fermento nel Movimento 5 Stelle, c’è la netta consapevolezza di aver toccato il fondo con l’approvazione del decreto sicurezza bis.

La voce critica si alza proprio dai senatori. Il voto sembra di capire che sia stato imposto dall’alto tra l’altro sul provvedimento c’era la fiducia.

Se i senatori pentastellati avessero votato ciò che sentivano davvero senza ascoltare la linea del Movimento imposta da Luigi Di Maio a quest’ora non c’era più il governo, forse.

Il punto è sempre quello: chi ha il coraggio veramente di staccare la spina?

La risposta è semplice: Nessuno. Non è solo questione di politica, di coerenza e del sentire comune.

C’è dell’altro ovvero un timore, una ossessione, una paura: essere espulsi dalla vita politica.

È vero i grilini sono parsimoniosi contribuiscono economicamente (adesso di meno) alla vita del Movimento però ricevere uno stipendio a tanti zeri, benefit, status e funzione fa gola a tutti e non si può rinunciare.

Non si è più un ‘pinco palla’ qualsiasi ma deputato e senatore ma anche ministro, sottosegretario e presidente di commissione.

Non si tratta di quisquilie e pinzellacchere. Molti parlamentari a 5 Stelle sono approdati a Roma che non possedevano neppure l’automobile per non dire il denaro sufficiente per prenotarsi un treno.

Dopo oltre un anno di accredito di stipendio e indennità parlamentare le cose cambiano. E si che cambiano.

Tra l’altro molti portavoce alla Camera e al Senato legittimamente approfittando del tasso d’interesse agevolato che spetta agli eletti grazie a convenzioni e status hanno acceso prestiti e mutui.

C’è chi ha acquistato la prima casa, chi ha avviato lo studio professionale, chi la start up. Se viene meno lo stipendio, si ripiomba nella vita di stenti precedenti per non dire dell’anonimato e cose importante non si becca la buona uscita.

Situazione che induce anche i più duri, puri, ideologici a mediare, sopportare, comprendere ed esercitarsi nell’antica arte della politica-circense di stare con due piedi in una scarpa.

Se cadesse il governo la maggior parte dei ‘miracolati’ grillini non avrebbero neppure l’opportunità di essere ricandidati.

Questa è la realtà che spinge i pentastellati a sopportare le pretese-ricatti-sudditanza imposta dalla Lega di Matteo Salvini.

I parlamentari 5 Stelle o Pan di Stelle hanno fatto loro l’adagio del politico e filosofo abruzzese Antonio Razzi: “Fatti i cazzi tuoi, pensa alle cose tue. Quanti anni vuoi campare. Tanto qui è tutto una magna, magna”.

Arnaldo Capezzuto

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