“Un conto sono i tweet e i salti in piazza e un altro conto è la fatica del governo. I 5 Stelle per 10 anni hanno raccontato una idiozia cioè hanno confuso il concetto di casta con il concetto di elité e competenze. La casta cioè i parassiti va combattuta. Il Movimento 5 Stelle sta facendo un percorso di redenzione e noi dobbiamo accompagnarli in questo percorso. Io sono pronto ad accogliere tutte le pecorelle smarrite basta che non mi rompono le scatole”.
Parla a Cernobbio sul lago di Como per il Forum Ambrosetti, Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania.
Il governatore per niente accomodante in ‘ragion di partito’ della nuova e inaspettata alleanza di Governo M5S-Pd come sempre concia per le feste tutti.
“La considero ridicola la campagna che sta facendo Matteo Salvini, le poltrone, le contropoltrone. Chiedo: lui dove stava seduto quando era ministro per terra? Immagino che fosse seduto su di una poltrona di pelle consumata. Io sono sempre per rispettare gli avversari quando uno passa dal 7 al 34% merita rispetto. Questo però non significa che non possiamo sfottere Salvini” – tuona De Luca calibrando ironia e sarcasmo.
“Se fai il ministro ti devi vestire da cristiano e non da uomo di Neanderthal”.
E chiarisce meglio il concetto: “Non puoi fare il ministro dell’Interno e stare a ballare con una sgallettata sull’inno di Mameli. Ma stiamo scherzando?”.
Secondo De Luca: “Veniamo da un decennio di imbecillità diffusa e di violenza verbale, la cui responsabilità maggiore appartiene ai Cinque Stelle, fautori dei vaffa a tutti quanti”.
E poi un augurio ad alta voce a cui non crede lo stesso De Luca : “Spero che dall’esperienza governativa al fianco al Pd – riflette – i 5 Stelle imparino a rispettare gli interlocutori senza attribuirsi il monopolio dell’onestà. Ricordate no ai condoni fiscali? E hanno fatto i condoni fiscali. No al Tap? E il Tap si farà. Basta Ilva? E l’Ilva ancora là sta”.
Giulia Rosati