C’è attesa. Qualcosa di fragoroso potrebbe accadere nei prossimi giorni. C’è spaesamento e riunioni h24. Ciò che è chiaro a molti è che il tempo sta per scadere e il treno è in corsa. Forza Italia si trova sull’orlo di un burrone.
I sondaggi indicano una percentuale bassissima. Gli azzurri viaggiano con numeri da prefisso telefonico. Il partito azienda di Silvio Berlusconi è ormai un arnese vecchio.

Il clima che si respira è di liberi tutti. Sono in molti che ragionano, riflettono e ci sperano.
Mara Carfagna viene indicata come la possibile guida di un folto gruppo di parlamentari che potrebbero prendere armi e bagagli e confluire nella nuova creatura Italia Viva di Matteo Renzi.

Ai piani alti di Forza Italia la fibrillazione è fortissima. Forza Italia è un crepuscolo. C’è la sensazione che il limbo durerà poco.
Sul capo e fondatore Silvio Berlusconi si è abbattuta l’ennesima inchiesta, accuse infamanti che pur se finiranno archiviate oggettivamente danno un colpo finale alla reputazione già precaria dell’ex premier.
Ormai è un campo di battaglia Forza Italia. Regna disorientamento, senso di abbandono e più che altro fine di un percorso. Già Giovanni Toti ha abbandonato la nave, altri si preparano ad andare via.
Pier Paolo Milanese
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