Colde case. ‘Giustiziato’ dal ‘tribunale’ della camorra, sapeva di avere l’Aids e non esitò ad insidiare le donne del clan

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Condannato a morte. La decisione è del ‘tribunale’ della camorra. Ferdinando Brodella, esponente del clan La Torre di Mondragone viene ammazzato con la tecnica della lupara bianca.

Scomparso, inghiottito nel nulla. Di lui dal febbraio 1993 non si sapeva più niente. Qualcuno che chiedeva oppure domandava negli anni aveva sempre la stessa laconica risposta: “Sarà andato all’estero. Ha fatto bene”.

A distanza di 26 anni svelato il colde case. È finito in carcere Mario Esposito, 60 anni, già detenuto a Milano, ritenuto il capo dell’omonimo clan camorristico attivo nel Casertano, in particolare nel comune di Sessa Aurunca, sul litorale domizio e nel basso Lazio.

I carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno scoperto che Ferdinando Brondella fu ucciso perché pur sapendo di essere ammalato di Aids, avrebbe avuto rapporti con donne del clan, così trasmettendo o rischiando di trasmettere loro la malattia, e attraverso queste ultime al boss Augusto La Torre.

Augusto La Torre

L’omicidio fu ordinato dal padrino di Mondragone, la cosca era famosa per condurre le proprie vendette con spregiudicata violenza e poi far sparire il corpo della vittima.

Se i Corleonesi erano maestri nello scioglimento dei corpi nell’acido, quelli di Mondragone erano esperti nel distruggere e occultare i c resti dei cadaveri nei piloni di cemento armato di qualche infrastruttura.

Nonostante Brondella era un fedelissimo di Augusto La Torre, la sua condanna a morte fu decisa e portata a termine. La verità è stata ricostruita anche grazie ai numerosi collaboratori di giustizia che hanno spiegato con minuziosi dettagli il retroscena del motivo per cui Brondella dovesse essere ucciso.

Mario Esposito è accusato di omicidio premeditato, detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere, aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di agevolare un clan camorristico.

Il provvedimento cautelare è stato notificato al termine della procedura di recepimento del mandato d’arresto europeo da parte della Spagna, paese nel quale il60enne era stato arrestato per essere poi estradato in Italia.

La Spagna ha accordato una estensione della pregressa estradizione, onde permettere all’Esposito di essere giudicato in Italia anche per questo omicidio.

Genny Attira

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