Il caso di Marco Vannini continua a tenere banco. Spunta fuori una conversazione registrata e mandata in onda a Chi l’ha Visto? Parlano due carabinieri all’interno della caserma di Ladispoli, in provincia di Roma.
Si tratta di Izzo e di Amadori, comandante e brigadiere coinvolti nel caso di Marco Vannini. Si sente Izzo, l’uomo sospettato di aver coperto Antonio Ciontoli, raccontare l’accaduto “… è il padre di quel ragazzo che pure sta agli arresti domiciliari… gliel’ha rotta la testa alla figlia?”. Amadori replica: “Sì, l’ha spaccata. Però non si sa in che condizioni sta”.

Poi Izzo: “Speriamo che muore! La figlia. E lui lo arrestiamo e così abbiamo risolto i nostri problemi”. E ancora Izzo: “Questa è quella ragazza che ci sta creando più problemi lei quando si ‘mbriaca e compagnia bella…Sì però… gli dobbiamo da’ ‘na medaglia”.
Amadori: “Ma gliene do due io, una qui e una gliela dà il carcere” e ancora Izzo: “Gliela dobbiamo da’ ‘na medaglia… capito? Se gli ha rotto la testa alla figlia”. In studio c’era la madre di Marco Vannini, il ragazzo ucciso in casa Ciontoli a Ladispoli: “Non ho parole, se queste persone ci devono difendere dicendo queste cose… è una cosa brutta e scorretta”.

Ora, si aspetta la pronuncia della Cassazione su Antonio Ciontoli, al quale i giudici del secondo grado hanno ridotto la pena a 5 anni.
In primo grado, Antonio Ciontoli fu condannato a 14 anni per omicidio volontario, i figli e la moglie a tre anni per omicidio colposo. In appello, condanna ridotta a 5 anni per il capofamiglia per omicidio colposo, e conferma della sentenza per i familiari.
“Antonio Ciontoli esplose colposamente un colpo di pistola che attinse Marco Vannini”. Anche se i misteri non sono finiti. Nel fascicolo potrebbe essere inserita la denuncia per estorsione e furto ai danni di una prostituta.
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