De Falco esce dal cerchio magico di Di Maio. Resta all’asciutto e torna a Pomigliano d’Arco a fare il capogruppo di se stesso

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Non l’ha presa proprio bene. Sulla sua pagina Fb c’è ancora scritto “Capo Segreteria del Vicepresidente Luigi Di Maio presso Presidenza del Consigio dei Ministri – Palazzo Chigi-. È un attimo. Dalle stelle si finisce nelle stalle. Dario De Falco, candidato sindaco a Pomigliano d’Arco, capo gruppo di se stesso, potrà dedicare più tempo ai problemi del comune dove risiede tra gli altri Luigi Di Maio.

Proprio il neo ministro agli Esteri nel sua nuova funzione ha scelto altri collaboratori lasciando a piedi il fedele De Falco. Fino a qualche mese fa De Falco era un raccondo istituzionale ed elemento apicale del cosiddetto ‘cerchio magico’ del capo politico del Movimento 5 Stelle.

Dario De Falco aveva il ruolo di capo della segreteria particolare del vice presidente del Consiglio Di Maio, insomma, coordinava altre sei persone, tutte estranee alla pubblica amminstrazione e in forza all’ufficio ed era il consigliere più ascoltato dal leader di Pomigliano D’Arco.

Con il nuovo Governo a trazione M5S-Pd e LeU presieduto sempre da Giuseppe Conte è avvenuto un netto ridimensionamento di Di Maio, le sue quotazioni sono in picchiata libera sia nell’Esecutivo che nello stesso M5S.

De Falco non è sopravvissuto al tsunami e mesto mesto è stato accompagnato alla porta, espulso dal giro romano è rincasato a Pomigliano D’Arco.

Resta a tutti gli effetti un ingranaggio importante dei Pentastellati – crede lui – ma nei fatti oltre ad essere stato scaricato non è molto gradito nelle assemblee di base degli attivisti 5 Stelle.

C’è un gossip che avanza : Pare che i rapporti tra Di Maio e De Falco, amici ai tempi del liceo classico Imbriani, non siano più gli stessi. I 14 mesi tracorsi al Governo hanno influito e sembra addirittura condizionato la loro amicizia.

Per un lungo periodo De Falco non è stato un semplice consigliere comunale del M5s, ma l’alter ego di Luigi Di Maio.

I due si conoscono fin da ragazzi, da quando frequentano la stessa scuola superiore e da lì hanno fatto un percorso parallelo.

Vengono entrambi eletti rappresentanti d’istituto del liceo classico, poi entrambi si iscrivono a Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, fondano un’associazione studentesca di cui diventa presidente prima De Falco e poi Di Maio ed entrambi vengono eletti rappresentanti degli studenti.

De Falco a differenza di Di Maio che si è ritirato, resta ancora uno studente fuori corso.

A Pomigliano d’Arco è in consiglio comunale non con il gruppo consiliare del M5S ma con un gruppo che fa capo al solo De Falco. È l’unico caso in Italia.

Arnaldo Capezzuto

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