C’è un neonato, in fondo al mare, abbracciato alla sua giovanissima mamma. Sono sepolti a 60 metri lungo la costiera di Lampedusa.
Il barchino è affondato lunedì scorso a sei miglia dall’isola siciliana e attorno c’erano 12 dei 17 corpi ancora dispersi.

Il relitto si trova in profondità e dopo giorni di lavoro incessante, i corpi sono stati ripresi dal robot sottomarino a comando remoto della Guardia costiera. Per il recupero di tutti i corpi, occorreranno diversi giorni.
Sono 13 le salme recuperate, tutte di giovani donne di origine ivoriana, c’è anche una bambina di dodici anni, ventidue i superstiti. Diciassette i superstiti.
La guardia costiera non ha mai rinunciato alla ricerca dei corpi nonostante i primissimi giorni dopo il naufragio le condizioni meteo fossero proibitive.
Appena il mare lo ha consentito i sommozzatori sono tornati in acqua e stamattina sono riusciti ad individuare il relitto.
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