La camorra imponeva prodotti caseari alle attività commerciali

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Custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due indagati, attualmente detenuti per altra causa.

L’accusa è di estorsione, con l’aggravante del metodo camorristico, ai danni di un imprenditore lattiero caseario della Piana del Sele. L’ordinanza è stata notificata a Vito De Feo, 52enne, di Battipaglia e Massimo Romano, 34enne, di Eboli, entrambi già detenuti.

I due sono accusati di condotte estorsive e di minaccia in un caso, anche tagliando la strada ad un veicolo della ditta di cui la vittima è titolare e costringendo l’operaio a non distribuire i prodotti per la vendita.

Minacce finalizzate a impedire la libera commercializzazione, da parte delle vittime, del latte e dei prodotti da esso derivati nell’area ‘controllata’ dal clan De Feo, impedendo, di fatto, il libero commercio e controllando, in questo modo, un significativo settore della locale economia.

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