Atlantia sprofonda in Borsa. È l’effetto del decreto milleproroghe approvato sabato scorso dal Consiglio dei ministri.
A inguagliare il colosso è l’articolo, 33, targato Movimento 5 Stelle che nella sostanza è una dichiarazione di guerra contro Atlantia, la holding infrastrutturale che fa capo alla famiglia Benetton e controlla Autostrade per l’Italia.
Nella nuova disposizione se il concessionario è inadempiente deve risarcire i “danni derivati dal suo inadempimento” e che tale cifra dev’essere scalata dal rimborso che gli spetta.
In pratica se Atlantia sul caso crollo del Ponte Morandi è riconosciuta inadempiente potrebbe essere chiamata a pagare il risarcimento dei danni.
Alla revoca della concessione gli verrebbe riconosciuto ‘solo’ il pagamento delle opere che ha realizzato.
Norma di diritto già in applicazione nei contratti e nelle concessioni autostradali, anche in quelli già in corso.
Poi c’è un altro passaggio che sembra davvero come un abito su misura ovvero in caso di revoca della concessione, a subentrare nella gestione delle tratte sia l’Anas.