Soffiano venti di guerra in Iraq. Un drone militare Usa ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani mentre a Bagdad. È stato lo stesso presidente Usa, Donald Trump a dare l’ordine.
La controffensiva statunitense è stata dettata dopo l’assedio organizzato contro l’ambasciata americana delle milizie filo iraniane. La reazione di Washington è netta : “Proteggeremo sempre i nostri interessi”.
L’ attacco è scattato in piena notte e rischia di portare Stati Uniti e Iran sull’orlo della guerra.
Il generale Qassem Soleimani morto nel raid missilistico, sarebbe responsabile delle operazioni coperte di Teheran in Iraq. L’eliminazione del generale è un duro colpo perchè era l’ uomo di punta del regime degli ayatollah.
A Teheran sono stati dichiarati tre giorni di lutto nazionale. Il radi ha portato alla distruzione di due auto e oltre al generale sono morti cinque esponenti del movimento iracheno e due iraniani.
Tra le vittime, il leader delle Pmu Abu Mahdi Al-Muhandis, l’uomo che il 30 dicembre ha spronato la folla ad assaltare l’ambasciata americana.