“Guagliuni, mettetevi in capa che fare l’avvocato è cosa ben diversa dall’essere avvocato perché per fare l’avvocato basta adempiere alle esigenze della legge. Per essere avvocato occorre anche sapere educare la persona che viene da noi e fare capire quali sono le responsabilità che incombono su ciascuno”.
Queste le parole d’ordine di Aldo Cafiero, un maestro, una istituzione nel mondo forense napoletano.
L ‘avvocato Aldo Cafiero, classe 1926; noto penalista del foro napoletano è venuto a mancare ieri improvvisamente. Un uomo-simbolo che ha fatto la storia della scuola forense napoletana.
È stato presidente della Camera penale, consigliere dell’Ordine dal 1989 per sette anni, collaboratore per la formazione del primo elenco dei difensori d’ufficio, Giudice onorario del Tribunale dei Minori di Napoli.
In quasi 60 anni di esercizio della professione: i suoi scritti, le parole, gli insegnamenti hanno fatto di una professione uno stile di vita come esempio per le future generazioni.
Lascia al figlio Carlo il compito di trasmettere nella società odierna i valori e pensieri che lo hanno contraddistinto.
Elena Barbato