L’allarme: Coronavirus, quando la fame incontra la paura ad ingrassare è la camorra

4 0
Reading Time: 3 minutes

Ricordiamolo per chi ha la memoria corta: nei mesi, meglio ancora negli anni, che seguirono il famoso terremoto dell’80, la camorra, non solo in Campania, ma su tutto il territorio nazionale, ebbe una crescita impressionante. Nacquero economie parallele con giri di miliardi enormi. Migliaia di famiglie inascoltate chiesero occupazione ai clan.

Fu esattamente così che diventò gigante il mito di Raffaele Cutolo e con lui decine di capi e politici corrotti. Dopo il disastro del sisma, dopo l’immediato panico, bisognava sanare il vuoto della disoccupazione e della ricostruzione, bisognava restituire un’identità ai giovani, dare loro uno status acquisito dove riconoscersi come attivi e partecipi alla vita pubblica, la camorra dunque garantì veri e propri ammortizzatori sociali per i più poveri nella piena connivenza con gli organi istituzionali.

Abbiamo un’opportunità: imparare dalla storia e lo Stato italiano non potrà giustificarsi con imprevista meraviglia di ciò che da qui ai prossimi mesi accadrà. Se è vero che oggi l’emergenza coinvolge altri settori, è vero anche che le stesse energie spese per sostenere i settori pubblici nazionali in questa terribile fase, rischiamo di svanire non appena la camorra troverà canali per investire in manovalanza e spartizione di risorse.

È meglio dire con tutta la chiarezza possibile che i sistemi di assistenza associazionistica anticamorra non basteranno e non solo non riusciranno, nemmeno lontanamente, a compararsi con l’immenso patrimonio di liquidità della camorra ma rischieranno di vedere vanificato il già tanto profuso impegno degli ultimi anni.

Un’ipotesi ben lontana dall’allarmismo, si tratta di un rischio concreto, matematico, su cui intervenire con determinazione e con voce alta. Gli aiuti dello stato, l’intervento diretto di assistenza non può né deve limitarsi all’incremento dei sussidi già disponibili ma ha il dovere di addentrarsi in quelle realtà sommerse dove i lavoratori in nero coesistono con una società “legale”.

Urge quindi un apparato che si occupi ora esclusivamente di questo, controllare cioè le nervature della criminalità organizzato nel sistema sociale. Una contaminazione che prevederà come primo sostegno alternativo il prestito di denaro, lo spostamento della droga, la fornitura di servizi essenziali e, non appena saremo liberi di uscire, le proposte di lavoro nei settori criminali.

A riguardo ha già chiaramente parlato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho: “La camorra si sta adeguando alle necessità imposte da questa particolare fase storica. Chiuse le piazze di spaccio, la droga viene consegnata a domicilio. Inoltre, la crisi di liquidità che sta investendo un numero enorme di famiglie rappresenta una formidabile opportunità per la malavita. Offrendosi di prestare somme in contanti in cambio di interessi, oppure attirando in attività illecite chi ha un disperato bisogno di arrivare alla fine del mese. Le cosche possono offrire soldi e lavoro a persone che a causa dell’epidemia hanno perso tutto”.

Gli fa eco Catello Maresca, sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di Napoli: “L’esperienza ci ha insegnato che la criminalità organizzata in queste situazioni critiche non soffre, ma riesce a trarre forti vantaggi. È importante che chi governa stia molto più vicino alla povera gente e alle persone in difficoltà, perché sono loro gli obiettivi principali della criminalità organizzata”.

L’Italia, intesa come Governo di tutti, ha imparato la lezione che con la vita non si scherza e che un’epidemia può metterci tutti in ginocchio senza distinzione di classe? Bene, lo dimostri. Lo dimostri evidenziando che la lezione è stata percepita e interiorizzata: il valore della vita è il primo punto di programma per un paese che vuole definirsi democratico e civile.

Vanno schiacciati gli interessi di collusi, con violenza, con tenacia, altrimenti, attraverso omicidi e scavalcando meriti e responsabilità, nel prossimo futuro sarà la nostra libertà ad essere intubata da un respiratore efficiente e capace di dare ossigeno e veleno contemporaneamente: la camorra.

Amedeo Zeni

Metti un like alla nostra Fanpage

© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Chiudi
Ascolta le notizie
Social profiles
Chiudi