Matteo Salvini ricomincia a fare il bullo e ripropone il suo cavallo di battaglia elettorale: i migranti.
Il leader della Lega è ossessianato: occorre recuperare il terreno perso nei sondaggi, rimotivare le truppe, agitare le paure e contrapporre il più possibile il Paese.

Alla fine va in scena la solita trama dell’avanspettacolo leghista. La strategia è quella del pane e peperoni e allora ecco il tweet esplorativo : “Proposta del Governo: maxi sanatoria per 600mila clandestini da far lavorare nei campi. Proposta Lega: reintrodurre i Voucher per dare lavoro, per il tempo necessario, a disoccupati, studenti, e pensionati italiani. Voi con chi state?”.
A stretto giro gli risponde Aboubakar Soumahoro, dirigente sindacale della USB, impegnato nella lotta per i diritti dei braccianti e in questi tragici giorni accanto a chi è stato abbandonato nelle terre.

“Senatore Matteo Salvini, la sua proposta, contenuta in questo post, spoglia i lavoratori della terra della loro dignità. La frutta e la verdura che arrivano sulla sua tavola, anche in questo momento drammatico, provengono dal sudore e dalla fatica dei braccianti. Uomini e donne che, indipendentemente dalla provenienza geografica, si spaccano la schiena per un salario irrisorio. #primaglisfruttati”.
Intanto, in Parlamento cresce il dibattito sollecitato da interrogazioni e interpellanze di trovare una soluzione e farsi carico dei tanti migranti. I due decreti sicurezza voluti dall’ex ministro dell’Interno Salvini – in buona parte anticostituzionali – hanno relegato gli stranieri non più in un limbo ma all’inferno.
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