Accade in piazza Bellini, un controllo di documenti da parte della polizia a tre giovni. Un ragazzo non possiede il documento di riconosciumento, si tratta di Pietro Spaccaforno, un attivista molto attivo in battaglie sociali. Spintoni, urla e sette volanti sul posto con gli agenti che non vogliono sapere ragioni e decretano il fermo dei tre giovani.
Occorre capire cosa sia accaduto in piazza Bellini pochi minuti fa. I tre – come testimoniano molti presenti – erano in piazza e bevevano la birra. Tutto tranquillo poi gli agenti effettuano il controllo chiedono i documenti. Lo fanno in modo deciso, brusco. Pietro Spaccaforno non ha i documenti.
La piazza insorge con “vergogna”, “vergogna”, “lasciateli”, “li trattate peggio dei camorristi”, “siete pazzi.”

Qualche parola di troppo e poi Pietro Spaccaforno viene fermato e portato via ora si trova alla ‘Caserma Raniero’ per accertamenti.
E davanti ai cancelli della Caserma Raniero ben nota nel corso dei tafferugli a Napoli, prova generale del G8 di Genova, si è radunata una folla di persone.
Non si comprende ancora il motivo del fermo, perchè c’è stato quel parapiglia, le sette volanti giunte così numerose in piazza Bellini.
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