Di Maio, la svolta garantista tenta di spiazzare Conte.
Una mossa per rifare il look al M5S ma, indirettamente, anche per ribadire il suo ruolo cruciale all’interno del Movimento stesso.

La svolta garantista di Luigi Di Maio ha un duplice effetto. E arriva come l’ennesima scossa in un universo che, nell’attesa di Giuseppe Conte e del nuovo Statuto, continua comunque a guardare al ministro degli Esteri come punto di riferimento.
Il tutto mentre resta scritta sull’acqua qualsiasi ipotesi di intesa con Rousseau. I giorni passano e la prossima settimana potrebbe essere quella giusta per una prima risoluzione della controversia dopo il ricorso d’urgenza ex articolo 700 presentato dai vertici pentastellati.
La lettera di Di Maio a Il Foglio sul caso Uggetti non è piaciuta a tutti all’interno del M5S. Ai tanti plausi arrivati dall’ala governista fa da contraltare il silenzio, gelido, degli ortodossi
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