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Anche l’ex amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile è stato ascoltato in Procura a Napoli nell’ambito dell’inchiesta dei sostituti procuratori Antonello Ardituro e Graziella Arlomede sugli appalti di Rete Ferroviaria Italiana finiti a ditte che, secondo gli inquirenti, riconducibili al clan dei Casalesi.
L’ex ad di Rfi, che ha ricoperto la carica di amministratore delegato dal luglio 2014 al dicembre 2020, è stato ascoltato come persona informata dei fatti alla presenza dei suoi avvocati lo scorso 16 maggio negli uffici della Procura della Repubblica di Napoli.
Gentile ha riferito agli investigatori le circostanze in cui ha conosciuto, nel 2007, per la prima volta Nicola Schiavone, il consulente ritenuto una figura centrale dell’indagine, ieri scarcerato e messo ai domiciliari dal Tribunale del Riesame che non ha riconosciuto la sussistenza del reato di associazione mafiosa contestato dalla Dda.
Gentile, dopo avere la capacità di Schiavone di proporsi con i suoi interlocutori utilizzando dei doni, ha permesso – secondo quanto si è appreso – di avere ricevuto dei piccoli regali ma anche di averne rifiutato uno di valore con l’obiettivo di allontanarlo. L’ad ha anche riferito agli inquirenti i nomi di alcuni ex politici che, a suo parere, all’epoca hanno sponsorizzato il consulente.
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