Aveva scommesso sempre sul cavallo-candidato vincente e alla sua maniera lo aveva sostenuto garantendo il voto bulgaro della sua Salerno e dell’intera Campania. Nulla si fa gratis. Un interesse che era un investimento affinchè la Campania continuasse ad essere il suo sultanato. Questa volta, però il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il suo figliolo Piero e annessa corte dei miracoli puntando su Stefano Bonaccini ha sbagliato la previsione, cacciandosi in un bel guaio.
Il tanto invocato e desiderato terzo mandato è a rischio. La neo segretaria Elly Schlein senza usare travestimenti linguistici a più riprese l’ha detto e ribadito : “Il rinnovamento non passa per il terzo mandato di De Luca. In Campania occorre cambiare”.
In occasione del discorso ufficiale dopo aver sbaragliato le primarie del Pd, la Schlein è stata ancora più esplicita e non casualmente il suo sguardo l’ha rivolto alle prime file dove era seduto Piero De Luca, il figlio del Governatore e vice capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati: “Occorre estirpare cacicchi e capibastone”.
Il progetto Schlein tra l’altro prevede la costruzione dal basso di un campo largo delle forze del campo democratico e di centro-sinistra con l’apertura al Movimento 5 Stelle. Nei fatti significa uno stop anche politico e definitivo ad un possibile terzo mandato del presidente della Regione.
Tra l’altro la scelta di commissariare il Pd campano non è casuale: la neosegretaria vuole togliere il controllo del partito proprio dalle mani del governatore Vincenzo De Luca.
Troppe incrostazioni, commistioni, accordi trasversali, clientele e tutele di interessi di pochi che fanno della politica in Campania un ghiacciaio, un grumo di potere. È il sistema De Luca.
Voci ricorrenti però segnalano che il presidente della Regione anche attraverso il figliolo abbia messo in campo strategie di avvicinamento al nuovo gruppo dirigente targato Schlein, capire diplomaticamente se c’è uno spazio di manovra.
Insomma, grandi manovre per costruire un percorso che possa consentire a De Luca tra due anni di passare il testimone da candidato alla Regione Campania a una nuova generazione politica. Un accompagnamento al nuovo con un terzo mandato di transizione.
Chi conosce Vincenzo De Luca sa bene però che non si ferma di fronte a nulla. Allora non è da escludere, in tal senso i segnali non mancano, che parallelamente il Governatore guardi con interesse anche l’altro campo.
Si tratta di una partita a scacchi che Elly Schlein non vuole assolutamente perdere, anzi se dovesse cedere sul terzo mandato e lasciare le cose così come sono sarebbe un problema per la sua leadership, insomma, sarebbe l’ennesimo segretario del Pd che è sceso a patti con De Luca.