Invoca una nuova legge con un solo articolo che introduca il processo per direttissima e l’ergastolo per i minori che uccidono. E poi il ’31bis’ (Il 31 agosto è stato ucciso Giogiò) una norma che tassativamente elimini tutti i benefici di legge e premianti per i minori che si sono macchiati di gravi reati come l’omicidio.
Va dritto per la sua strada Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne, ammazzato per futili motivi la notte del 31 agosto, nella zona di Piazza Municipio, per mano di un 17enne.

La donna ha incontrato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il capo della Polizia, Vittorio Pisani ed il questore di Napoli, Maurizio Agricola. Un incontro avvenuto prima che cominciasse il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto presso la Prefettura di Napoli. Nei prossimi giorni la mamma di Giogiò sarà ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La donna chiederà al Capo dello Stato un adeguamento legislativo, regole nuove e adeguate alla gravità degli accadimenti.
Nel corso della riunione si è deciso una stretta nei controlli, maggiore sorveglianza e blitz continui – stile Quartieri Spagnoli e Parco Verde – anche in altre zone a rischio. Occorre dare sicurezza e percezione di presenza dello Stato ai cittadini ma soprattutto ripristinare le dotazioni delle risorse dei militari del progetto Strade Sicure.

“Abbiamo fatto il punto sulle ultime iniziative di contrasto alla criminalità. Rendere visibile la presenza dello Stato. Non solo su Caivano, con i magistrati abbiamo analizzato il contesto dell’area metropolitana – spiega a fine vertice il ministro dell’interno Matteo Piantedosi – E andremo avanti. Rafforzeremo gli apparati e il personale. Ovviamente i problemi sono trasversali ad altri contesti, a cominciare dalle occupazioni abusive degli alloggi. Abbiamo parlato del controllo del territorio anche con il sindaco di Napoli. Andremo avanti”.
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