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Il Pascale compie 90 anni. Era l’autunno del 1933 quando il medico Giovanni Pascale diede vita alla Fondazione che avrebbe portato il suo nome e poi negli anni sarebbe diventato un Istituto di cura e ricerca. 90 dopo per Newsweek, la prestigiosa rivista americana, il Pascale è al 51simo posto nel mondo tra gli ospedali oncologici.
Un riconoscimento ancora più prestigioso in quanto arriva a ridosso della pandemia globale da Covid 19 e che, forse per la prima volta nella storia, annulla la distanza epocale tra sanità del Nord e quella del Sud. Ma c’è un’altra classifica che premia i ricercatori dell’Irccs partenopeo.
Secondo la prestigiosa Università di Stanford ben 13 medici, tra ricercatori, chirurghi, radiologi e anestesisti del Pascale da quest’anno sono presenti nell’elenco degli scienziati più influenti nel mondo relativamente alla loro produzione scientifica.
90 anni dopo il Ministero della Salute ha dato il via libera al finanziamento per la realizzazione al Pascale del primo centro di protonterapia del centro sud 90 anni dopo il Pascale dimostra di essere primo per quanto riguarda la tecnologia più avanzata. Negli ambulatori dell’Ascalesi, da tre anni polo satellite dell’Istituto dei tumori di Napoli, da 18 mesi è allocato un macchinario altamente tecnologico per la diagnosi precoce dei tumori della pelle.
Si chiama VECTRA WB360 ed è il primo sistema del suo genere installato in una struttura ospedaliera in Italia, l’undicesimo in Europa, trentaseiesimo nel mondo. Già da 10 anni la Radioterapia del Pascale è stato uno dei primi Istituti in Italia a dotarsi del Cyberknife e prima ancora del Robot da Vinci. 90 anni sono una storia. In 90 anni si crea una memoria, un senso di appartenza che rende orgogliosi di farne parte.
E alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca una grande torta ha voluto festeggiare questo vero e proprio record di una eccellenza napoletana, nazionale, mondiale.
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