Un sit in per denunciare la vile aggressione subita da Roberto Tarallo, un insegnante 43enne e docente di fotografia, aggredito e malmenato a metà ottobre al Vomero perchè esponenva una spilla antifascista.

Stamane si sono ritrovati in via Luca Giordano duecentopersone che hanno solidarizzato con Roberto Tarallo tra loro gli attivisti di No Box, della Rete Sociale, i presidenti di Municipalità Nicola Nardella (ottava) e Sandro Fucito (sesta), l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il consigliere regionale Maria Muscarà, la sezione Lenuccia dell’associazione nazionale partigiani, il Gridas.
Ciò che è saltato all’occhio è l’assenza di esponenti del Pd, nessun consigliere comunale e tanto meno rappresentanti della giunta comunale o della V Municipalità, che ha competenza proprio sull’area dove è avvenuta l’aggressione.

Tarallo ha mostrato una foto con il viso tumefatto e gonfio scattata poche ore dopo l’aggressione della quale è rimasto vittima. Un’aggressione fascista portata avanti da tre persone, due napoletani e un romano tutti identificati e indagati.
Un campanello d’allarme nella città della Quattro giornate di Napoli dove il popolo partigiano riuscì a liberarsi da solo dall’occupazione nazifasta
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