Un’aggressione improvvisa. Una violenza assurda. Questa volta nel mirino sono finiti due agenti della polizia in servizio alla Polfer mentre erano all’interno della Stazione centrale di Napoli.
Gli agenti sono stati allertati perché l’uomo, un extracomunitario, stava creando problemi fuori da un locale e, quando sono intervenuti, lui ha improvvisamente tirato fuori un coltello scagliandosi contro di loro.
Uno dei due operatori ha riportato alcune ferite a una mano, l’altro è stato raggiunto alla spalla. Medicati in ospedale ne avranno per diversi giorni, almeno venti per la ferita più grave alla spalla dal momento che il fendente ha interessato il muscolo. L’aggressore ha tentato di fuggire allontanandosi dalla stazione ma è stato rintracciato poco dopo dai poliziotti della squadra volante e tratto in arresto.
E sulla vicenda interviene Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato che sottolinea: “Si tratta di un ennesimo grave episodio che testimonia l’assoluta centralità del lavoro degli operatori in uniforme, sempre presenti e sempre pronti a fronteggiare pericoli subdoli e continui cui, senza di loro, sarebbero esposti i cittadini. La funzione delicatissima e assai pericolosa a difesa della sicurezza e dell’incolumità altrui continua a richiedere ai colleghi in ogni parte del territorio e in qualsiasi contesto sacrifici importanti in termini di impegno, professionalità e salute, che meritano il fondamentale riconoscimento della collettività e soprattutto della politica”.
“Ora confidiamo in un giudizio rapido e severo – commenta Mauro di Giacomo, Segretario Fsp Napoli -, perché non si vanifichi il valido intervento dei colleghi e, soprattutto, perché non rimanga impunita una condotta gravissima. Perché questo significherebbe sottovalutare, per non dire ignorare, il sacrificio di quelli che, per garantire la sicurezza altrui, mettono continuamente la propria vita a rischio. Non ci stancheremo mai di ripetere – conclude – quanto difficile e pericoloso sia svolgere un lavoro per il quale mezzi, strumenti, tutela giudiziaria, e investimenti a difesa degli operatori non sono mai abbastanza”.