Da domani al 2 giugno, Napoli ospiterà la prima edizione italiana degli ED Festival 2024, curata e organizzata da AIAP Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva.
Dal 2007, il premio European Design Awards non si è mai tenuto in Italia e, in questa occasione, Napoli è stata scelta quale città simbolo dell’intersezione di culture, storia e miti inserita com’è nel cuore del bacino del Mediterraneo. Il Festival, patrocinato dal Comune di Napoli, è dedicato al tema specifico del design della Comunicazione visiva.
Il programma della rassegna è stato illustrato questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. Alla presentazione sono intervenuti l’assessora al Lavoro, il presidente AIAP Marco Tortoioli Ricci, il direttore ED Awards Demetrios Fakinos e il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Giuseppe Gaeta.
Nel corso delle quattro giornate in cui si articolerà la rassegna sono previsti: workshop, lecture, spazi espositivi, city strolling, design conversation con le realtà professionali studio fm e dotfog che in sinergia hanno realizzato l’identità del festival, per concludere con l’Awards Ceremony e il party serale “ED Awards Volcanica Night”. Evento clou della rassegna, sarà il conferimento dei prestigiosi ED-Awards, premi annuali assegnati a designer o collettivi che si sono distinti per realizzazioni straordinarie nelle categorie contemplate, fra cui branding, packaging, design espositivo, tipografia, design digitale, illustrazione e molto altro ancora.
Soddisfazione e stata espressa dall’amministrazione, anche in considerazione di un programma ricco di personalità e di talenti che saranno ospiti in città e dei luoghi speciali individuati come sede delle varie iniziative
Per Marco Tortoioli Ricci, presidente AIAP è di particolare importanza che la prima edizione italiana degli ED Awards si tenga a Napoli, metropoli simbolo della profonda trasformazione che le grandi città europee stanno vivendo. “Questo evento tocca diversi luoghi della città perché volevamo che, attraverso il Festival, gli invitati, che sono per lo più designer europei e internazionali, potessero conoscere l’anima della città di Napoli. Le sfide che i designer hanno davanti non potranno limitarsi alla messa in bella forma di prodotti e servizi, il nostro lavoro dovrà riguardare le sfide di sostenibilità, inclusione, convivenza di comunità etniche in transizione, economia della cultura, ridefinizione delle identità delle città e dei territori e molto altro”.
“Ogni anno siamo stati in una città europea diversa, ad eccezione dei due anni di blocco a causa della pandemia. L’Italia – ha ricordato il direttore ED Awards Demetrios Fakinos – è un posto in cui puntavamo a venire sin dall’inizio di questa rassegna, 17 anni fa, e abbiamo pensato che questo sarebbe stato il momento giusto. Abbiamo provato a capire quale potesse essere la sede migliore e abbiamo ritenuto che Napoli fosse il luogo ideale per portare per la prima volta il Festival in Italia. I designer internazionali che verranno per celebrare il loro successo qui, avranno anche la possibilità di conoscere la scena del design italiano e, in particolare, la scena del design napoletano”.
“La comunità del design sempre più spesso dimostra di essere quella che chiamo intelligenza collettiva al servizio dei territori. Solo diventando una comunità al servizio della comunità più ampia si svolge pienamente la propria funzione sia come istituzioni formative che come istituzioni pubbliche”, ha evidenziato il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Giuseppe Gaeta.