Le fiaccole, i lumini hanno illuminato il buio del quartiere Scampia. In un silenzio irreale con una unica voce in coro sono stati scanditi i nomi di Roberto, Margherita e Patrizia, le tre vittime del crollo di lunedì sera quando una passerella del terzo piano della Vela Celeste ha ceduta. Restano dei 12 bambini feriti in gravi condizioni Mya e Patrizia, la loro vita è appesa a un sottile filo.
Il corteo è partito alle ore 21 dalla sede dell’Università di Scampia per invadere le strade che conducono alla Vela Celeste. Tutti in modo ordinato si sono sistemati dietro lo striscione su cui era scritto: “Il nostro sangue, le nostre vite. Resistete”. Un avera e propria denuncia collettiva contro chi troppo spesso dimenticano gli ultimi tra gli ultimi.
L’appuntamento per la manifestazione è stato dato oltre con il tam tam via social anche con un volantino diffuso dal Comitato Vele su cui vi era scritto: “Ci ritroveremo in una delle nostre case, alla sede di Scampia della Federico II, costruita pietra su pietra grazie all’irreprensibilità delle nostre battaglie per raggiungere la Vela Celeste, per essere vicini a chi ha perso i propri cari”.
E poi : “Facciamo appello al Prefetto, al Sindaco, alle istituzioni affinché l’accampamento della protezione civile sia spostato dalla Vela Celeste al parcheggio della sede della Federico II. Ci pare assurdo registrare da parte del rettore Matteo Lorito una preoccupazione circa la permanenza delle tende della protezione civile nel parcheggio dell’Ateneo:l’Università di Scampia, caro rettore, non è né un tempio accademico né tanto meno un ente privato» aggiunge il comitato di residenti, chiamando a raccolta gente comune e volti noti. Puntuale parte la marcia silenziosa degli sfollati e degli abitanti di Scampia. Alla testa del corteo lo striscione: «Il nostro sangue, le nostre vite. Resistete”.
Una sottolineatura rivolta principalmente al rettore Matteo Lorito che ha mostrato in questi giorni segnali d’insofferenza per il protrarsi da parte degli sfollati dell’occupazione della sede dell’accademia.
Il corteo si è poi concluso davanti alla Vela Celeste dove nel primo pomeriggio una delegazione dei tifosi della squadra del Napoli appartenenti alla Curva B hanno issato uno striscione di solidarietà.
Silenzio e tanta commozione nel pensare al grave lutto che ha colpito Roberto Abbruzzo, la prima vittima del crollo, di 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 anni e Patrizia Della Ragione, 53 anni, madre di Roberto e zia di Margherita.