Addio ad Agostino Cordova, ex procuratore capo di Napoli: aveva 88 anni. Arrivò alla Procura napoletana nel 1993. Il suo mandato in particolare fu scoppiettante al punto da innescare una rivolta presso gli stessi uffici giudiziari che dirigeva con i pubblici ministeri e gli aggiunti firmarono un manifesto contro Cordova.
Per incompatibilità ambientale fu trasferito e sostituito da Giandomenico Lepore. Il fustigatore della massoneria, clamorose alcune sue inchieste che coinvolgevano criminalità, colletti bianchi e politica, è morto ieri sera a Reggio Calabria.
Agostino Cordova proprio quando era capo delle Procura di Palmi e di Napoli portò avanti le inchieste più clamorose. Negli anni Ottanta istruì importanti processi contro le cosche della ‘ndrangheta tra cui quello contro il gruppo cosiddetto “dei 60’” capeggiato da Paolo De Stefano, ucciso in un agguato a Reggio Calabria nell’ ottobre del 1985.
Nel periodo calabrese una sua inchiesta su presunti intrecci tra mafia, politica e massoneria portò al sequestro di tutti gli elenchi dei massoni del Goi. Si candidò per dirigere la Direzione naionale antimafia ma non riusc’ ad essere eletto e fu nominato nel 1993 procuratore capo di Napoli.